Comune DI GAZZO VERONESE
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Nome degli abitanti Gazzesi
Il centro abitato di Gazzo nasce quasi certamente nel primo trentennio dell’ VIII° secolo D.C. come feudo dell’abbazia di S. Maria in Organo di Verona. La prima attestazione del nome é dell’864 quando nel Codica Diplomatico Veronese (CDV I, 334-5), viene menzionato “In loco qui dicitur Gaio “. In seguito, il toponimo risulta documentato come segue: – de Gaio, a. 880 – S. Maria de Gazo, a. 889 – in loco ubi dicitur Gaio, a. 890 – Gaio, a. 905 – Sanctae Marie in Gaio, a. 918/terre GadII, a. 1267. La voce Gazzo deriva dal longobardo gahagi “luogo, bosco recintato”, ven. antico “gazo”. Il determinante fu aggiunto nell’800 per distinguerlo da altre località omonime: in prov. di Padova, Vicenza, Mantova, Reggio Emilia, Cremona, ecc.
Un pò di storia:
La terra di Gazzo rivela di essere stata abitata fin dal periodo Neolitico (circa 4500-4000 a.C.) e trova conferma in alcuni materiali ritrovati nella zona, presso il corso del Tartaro e di altri fiumi minori. Le attività venatorie sono documentate dalla presenza di resti di animali. La caccia al cinghiale era probabilmente un’attività praticata con successo. Ritrovamenti archeologici e di denari d’argento si sono verificati numerosi in questo territorio e depositati nel Museo Archeologico di Gazzo Veronese.I primi abitatori del luogo furono i Veneti, probabilmente gli Euganei. I fiumi si presentavano come facile via di difesa e di comunicazione e offriva buone possibilità di alimentarsi. Sotto il dominio romanico (I° secolo a.C. – II°secolo d.C.), la Claudia Augusta Padana divenne una delle più importanti vie di comunicazione per lo scalo sul Po per la maggior parte dei traffici da e per il Nord Italia e il Centro Europa. Il Comune di Gazzo Veronese è composto dalle seguenti frazioni: S. Pietro in Valle -Pradelle – Gazzo – Roncanova (sede municipale) -Correzzo – Maccacari.
Sono diminuite progressivamente le coltivazioni e le attività artigiane tradizionali, con larga diffusione di fabbriche artigianali e industriali, in special modo per la lavorazione del vetro, della maglieria e del legno. Una tipica produzione locale rimane quella della “carezza”, una specie di canna sottilissima legata alla presenza della palude del Busatello, utilizzata nei numerosi laboratori artigianali delle zone vicine, dove viene impiegata in particolare per impagliare le sedie.
Da vedere:
Museo Archeologico:
Ha sede nella villa Parolin Poggiani. La villa è stata acquistata dal Comune di Gazzo nel 1987 e i restauri sono cominciati l’anno seguente. Un primo nucleo museale è stato voluto negli anni 50 per raccogliere il ricco materiale che proviene dalle campagne. Successivamente, nel 1980, il Gruppo Archeologico di Gazzo Veronese, con il benestare della Sovrintendenza e del Comune di Gazzo, ha dato vita al museo. Il Museo racchiude reperti che vanno dal Neolitico all’Età Romana, materiale raccolto durante vari scavi archeologici.
Tra i reperti più antichi si può ammirare un pugnale in selce ritrovato in località Ronchetrin del Neolitico (3500 a.C). L’età del Bronzo è presente con i reperti recuperati nelle località di Copi Romani, Maccacari e Mulino; le necropoli paleovenete sono rappresentate da ritrovamenti provenienti dalle località di Colombara, Dosso del Pol e Coazze. L’età romana è rappresentata da anfore, lucerne, monete ed elementi da pavimento. Prossimamente il Museo sarà restaurato per permettere una migliore fruizione di tutto il materiale archeologico mettendo in risalto la Preistoria e la Protostoria tra il Tartaro e il Tione.
Oasi del Busatello:
Complessivamente essa si estende su un territorio di circa 96 ettari a cavallo delle provincie di Verona (comune di Gazzo Veronese: 46 ha) a Mantova (comune di Ostiglia: 35 ha).
L’aspetto della palude, così come appare dall’argine esterno, è quello di una grande distesa di carice (Carex elata e, in misura assai minore Carex riparia), interrotta da fasce piuttosto strette di Phragnites australis e Typha angustifolia, con infiltrazioni di specie ruderali soprattutto lungo gli argini perimetrali e interni. Solo nel cuore della palude, lungo le rive del fiume Busatello, si è conservata una ricca vegetazione che non ha subito il massiccio intervento dell’uomo e che presenta specie paludicole rare come: Leuconjum aestivum, Salvinia natans, Euphorbia palustris, Pedicularis palustris, Senecio Paludosus, Cirsium Palustre e Cicuta virosa.
I protagonisti della vita animale della Palude del Busatello sono senz’altro i vertebrati e in modo particolare gli uccelli che nidificano numerosi durante l’estate; comuni sono comunque anche i mammiferi, i rettili, gli anfibi e i pesci.
Chiesa di S. Pietro in Valle
Chiesa di Gazzo V.se
Chiesa di Roncanova
Chiesa di Correzzo
Manifestazioni
Ultima domenica di Maggio (dal venerdì al martedi)
Antica Sagra
Specialità risotto della bassa veronese
3° Domenica di Giugno (dal venerdì al martedì)
Maccaccari Festa di primavera
Specialità stinco di maiale, risotto alla Maccacarese
Ultima domenica di Giugno (dal venerdì al martedì)
Correzzo Sagra patronale di S. Giovanni Battista
– Specialità risotto della bassa veronese
15 e 16 Agosto, durata 5 giorni
Sagra di Ceson
San Pietro in Valle (Festa dell’Assunta) località Chiesone – – Specialità risotto alla Villimpentese
Prima domenica di Settembre (dal venerdì al martedì)
Sagra dell’anatra
Pradelle – Specialità risotto con l’anitra e anitra al forno
Prima domenica di Settembre (dal venerdì al martedì)
Festa di Settembre (Natività di Santa Maria Vergine) Roncanova Specialità risotto della bassa veronese
Numerose sono le feste e le sagre in tutto il territorio comunale. In ogni frazione si tiene la tradizionale sagra, dove si possono gustare negli stand gastronomici i piatti tipici della Bassa Veronese e non può mancare il risotto, vero signore di tutte le feste. Si comincia a fine maggio con Gazzo Veronese, poi in giugno Maccacari e subito di seguito Correzzo, il 15 agosto la grande sagra del Ceson (grande chiesa) in località San Pietro in Valle e infine in settembre chiudono Roncanova e Pradelle. La locale Pro Loco, oltre a coordinare le manifestazioni e i vari comitati, si occupa in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura di organizzare spettacoli, concerti, rappresentazioni teatrali e a febbraio, da due anni viene allestita la “festa del maiale”, dove oltre ai comuni piatti a base di maiale possono essere degustati anche quelli di più antica tradizione. Si segnalano le presenze nel comune di due cori, uno a S.Pietro in Valle, e l’altro a Gazzo Veronese, composti da semplici appassionati per il canto ma che comunque, hanno già riscosso parecchi consensi. Devono essere citati gli ormai tradizionali Carnevali di Maccacari e di Correzzo, con la sfilata dei carri mascherati e la degustazione dei dolci tipici e di caldo vin brulé