Comune: | CALDIERO |
Indirizzo: | PIAZZA QUINTO MARCOLUNGO,19 |
CAP: | 37042 |
Telefono: | 0456150148 |
comune di Caldiero
Nome degli abitanti: Caldieresi
Calidarium era gia’ noto offriva già ai Romani terme calde (acque magnesiaco-solforose) alimentate dalle sorgenti Brentella di 30 °C e Bagno della Cavalla di 25 °C.
Il comune di Caldiero si estende su una superficie di 10,42 km² , quasi interamente pianeggianti (solo 1,3 km², che rappresentano 1/8 della superficie complessiva, sono collinari) e presenta un‘altitudine di 30 metri sul livello del mare con una punta massima di 80 metri nella zona collinare. Dista 13 km. da Verona ed è praticamente fiancheggiato, nel suo lato nord, dalla strada Statale 11, dalla linea ferroviaria Milano-Venezia e dall’Autostrada Serenissima. Confina con i comuni di Colognola ai Colli, Belfiore, Zevio, S. Martino Buon Albergo e Lavagno. Gode di un clima tipicamente padano, temperato in estate dalle correnti fresche provenienti dalla vicine Val d’Illasi. Conta 5195 abitanti (dato aggiornato al 20 ottobre del 1996).
Un pò di storia:
Caldiero è un comune situato a est di Verona sulla strada che porta a Vicenza. Nelle immediate vicinanze del centro storico ai piedi del monte Rocca, in un ambiente naturale suggestivo, si trovano le Terme di Giunone, alle quali è legata buona parte della storia del paese. Nonostante l’assenza di significativi ritrovamenti archeologici di epoca romana, il nome Caldiero si fa tradizionalmente risalire al latino Calidarium, dovuto alle sorgenti di acqua calda, e il nome delle terme al tempietto dedicato alla dea Giunone, che forse si trovava sul monte Rocca. Sullo stesso monte esisteva invece un castello, distrutto da Ezzelino da Romano nel 1233, e recenti scavi hanno portato alla luce un deposito archeologico attribuibile all’età del bronzo (XVI-XIII secolo a.C.). E’ possibile quindi affermare che le sorgenti di Caldiero erano conosciute e utilizzate anche prima dell’epoca romana, ma forse le condizioni ambientali poco favorevoli per la presenza di paludi – la modesta temperatura dell’acqua e la vicinanza delle sorgenti di Abano e Sirmione non consentirono di valorizzarle con la costruzione di vere e proprie strutture termali.
Da vedere:
La costruzione dell’attuale Chiesa Parrocchiale del capoluogo venne iniziata nel 1831 da Don Giovanni Battista Arcozzi e fu aperta al culto nel giugno del 1845.La Chiesa, in stile neoclassico, presenta una facciata con frontone sostenuto da quattro colonne in tufo, proveniente dalle cave di San Pietro. Il timpano ha una decorazione a bassorilievo raffigurante due angeli che sostengono una croce.Il basso campanile, che si trova a fianco della Chiesa, è autentico ed originario, datato fine secolo XV. La Chiesa è dedicata ai Santi Apostoli Pietro e Mattia, patroni di Caldiero, raffigurati nelle due imponenti statue situate nelle nicchie ai lati del portale stesso (statue che la tradizione vuole siano state scolpite dal Parroco Don Pietro Zenari).
L’interno presenta una sola navata in cui trovano collocazione l’altare maggiore e l’organo. Ai lati dell’abside vi sono due Cappelle, collegate all’abside da un ampio arco e divise dalla stessa da una balaustra. Due ampi corridoi laterali alla navata centrale, con ingresso dal piazzale principale, conducono alla parte superiore della Chiesa e alle due Cappelle laterali. Entrando dalla porta principale si trova, sulla destra, il Battistero del 1610 prelevato probabilmente dalla precedente Chiesa parrocchiale. Nelle pareti laterali vi sono quattro altari minori, uno dei quali, quello del Sacro Cuore, presenta una pala cinquecentesca del Brusasorzi, ritenuta artisticamente molto importante. Altre due pale si trovano nelle Cappelle laterali: in quella di destra l’Addolorata, del 1637 firmata Battista Barchus, in quella di sinistra la Madonna del Rosario inclusa nell’altare costruito nel 1651 e trasportato dalla Chiesa vecchia nel 1900. Dominano la Chiesa due grandi dipinti di S. Zenatello, pittore veronese residente a Caldiero dal 1924 al 1965. Quello centrale, posto sul soffitto rappresenta l’Assunzione, quello sul catino absidale la Trasfigurazione. Un terzo dipinto, sempre di S. Zenatello, si trova sopra il confessionale, dove prima era il pulpito. Vi è poi di Del Pitico, sopra la porta maggiore un dipinto intitolato Cacciata dei Profanatori dal Tempio e poste tutt’intorno alla parte bassa della Chiesa le scene della vita di San Pietro.
Manifestazioni
Ultima domenica di Febbraio
La sagra di San Mattia e San Pietro, santi patroni di Caldiero, è la più antica festa di paese.
“La sagra di San Pietro e San Mattia richiamava molta gente che veniva a divertirsi al suono degli organetti e delle giostre; era anche una buona occasione per concludere affari, per comprare e vendere. Tutte le donne di Caldiero dovevano pulire le case, dare aria ai locali, ritingere le pareti.”
Giugno
Il Palio delle Contrade
E’ una manifestazione che viene organizzata dalla locale Proloco nel mese di giugno da ormai 12 anni e coinvolge le contrade del paese che si scontrano in vari giochi all’aperto.
Seconda domenica di Giugno
Antica Sagra di Sant’Antonio
E’ la principale sagra estiva della frazione di Caldierino in occasione della festa di sant’Antonio a cui è dedicata la chiesa sita in via Caldierino.
La seconda domenica del mese di giugno, sempre nella frazione di Caldierino, viene organizzata, da ormai 8 anni consecutivi, la corsa ciclistica per esordienti “Trofeo alla memoria di Pietro Avogaro”.